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Magali

Magali
martedì 13 gennaio 2015
Facendo l’equivalenza tra animale e essere umano, per una strana coincidenza Magali ed io, in questo momento, abbiamo lo stesso numero di anni (lei, però, non ha neanche una ruga).
In occasione dell’MTC  
ci siamo guardate negli occhi ed all’unisono abbiamo detto “Non ho l’età”, ma non nel senso inteso dalla Cinquetti nella famosa canzone, ma in quello opposto: la verità è che siamo troppo vecchie! Ora vi spieghiamo il perché … Parliamo della sfida di questo mese i canederli proposti da Monica Giustina, di cui abbiamo seguito tutte le esaustive spiegazioni dimezzando solo le dosi.
Durante l'esecuzione della ricetta abbiamo avuto il patema quando il pane, tagliato a tocchetti, era in attesa di assorbire il liquido, poi il batticuore quando abbiamo iniziato a fare le famose “pallottole” (e se non fossero state abbastanza compatte?), poi il cardiopalma quando le abbiamo cotte nel brodo (si sfalderanno o non si sfalderanno? Questo è il problema), ma non finisce qui. Dopo tutte queste vicissitudini la tachicardia durante la prova del canederlo visto dall’interno!
Quindi vi comunichiamo che, nonostante, innumerevoli idee che affastellano le nostre menti per ulteriori versioni, questa, crediamo, sarà sicuramente l’unica che vi proporremo. “Mai dire mai” direbbe il nostro amico James, ma noi diciamo che "Il nostro cuore non ha prezzo!"
Visto che, come si suol dire, tutto ha un suo perché, vi spieghiamo la motivazione (con la speranza che a qualcuno possa interessare) della scelta degli ingredienti: mio padre aveva vissuto fino ai suoi 17 anni di età in Austria e la sua ricetta preferita era l’asiago con le cipolle, un piatto povero di montagna e mi sono ispirata, ovviamente su consiglio di Magali, proprio a questo per la preparazione di questi benedetti canederli. Il brodo da noi utilizzato è un “umile” brodo di verdure, perché ormai lo sanno anche i sassi che Helga è vegetariana. Ed ora ecco cos’abbiamo combinato, devo confessarvi che Magali ha solo supervisionato, ma ha detto che non aveva voglia di impiastricciarsi tutte le zampotte!
Canederli “Non ho l’età”
Ingredienti:
per il brodo:
1 cipolla
1 carota
1 zucchina
1 gambo di sedano
2 lt acqua fredda
sale

per i canederli:
150 g pane raffermo, a dadini di 1 cm max
100 ml latte intero;
1 uovo
20 g parmigiano grattugiato fresco
100 g di formaggio Asiago media stagionatura
1 cipolla bianca grande
olio di oliva
1 cucchiaio prezzemolo tritato;
1 cucchiaino raso sale fino;
1 pizzico pepe nero macinato;
1 pizzico noce moscata;
1 cucchiaio colmo farina debole.

Preparazione:
per il brodo: mettete in una pentola capiente dai bordi alti le verdure debitamente pulite: carota, zucchina, cipolla e sedano, aggiungete sale quanto basta e poi versate l'acqua.
Mettete sul fuoco a fiamma media e portate a bollore. Abbassate la fiamma al minimo e fate cucinare semicoperto per circa 45 minuti.
Togliete dal fuoco, prelevate delicatamente le verdure, quindi passate attraverso un colino a maglie strette.
Coprite e tenete da parte.
Per i canederli: prendete un terrina capiente e versatevi il pane raffermo.
In una ciotola unite l’uovo ed il latte a temperatura ambiente e sbattete leggermente per rendere il liquido omogeneo; versatelo sul pane, mescolate bene e lasciate riposare, mescolando ogni tanto, per almeno 20 minuti.
Intanto pulite il formaggio e tagliatelo a pezzetti molto piccoli, nell'ordine dei 3-4 mm (più grandi sono, più renderanno disomogeneo l'impasto).
Pulite la cipolla e tritatela finemente con la mezzaluna. Fatela appassire dolcemente in una padella con dell'olio di oliva e un pizzico di sale.
Prendete la ciotola col pane ammorbidito, saggiatene la consistenza con le mani.
Deve essere morbido, umido, ma non inzuppato, e compattandolo non deve essere troppo appiccicoso.
E' un passaggio fondamentale, non fatevi ingannare dall'apparenza asciutta versando altri liquidi, pena la disfatta in cottura.
Aggiungete il parmigiano, il prezzemolo, il sale, il pepe e la noce moscata, la cipolla ed infinel'asiago.
Mescolate velocemente, quindi unite la farina.
Impastate a fondo con le mani, compattando e distribuendo in maniera omogenea gli ingredienti, pressando bene.
Il composto sarà leggermente colloso, rimangono dei piccoli residui sulle mani, ma pochissimi.
Scaldate il brodo.
Inumiditevi leggermente le mani e formate una sfera, prima roteando e poi pressando a fondo con le mani, che abbia un diametro di 3-4 cm.
Fate subito la prova di cottura, con il brodo che sobbolle, per 5 minuti.
Il canederlo deve rimanere compatto, non sfaldarsi. Certo, magari perde un pezzettino di pane, ma non deve perdere la sua forma, altrimenti avete esagerato con i liquidi e la struttura non regge.
Se ciò dovesse capitare unite un cucchiaio di pane grattugiato e rifate il test.
Io preferisco non aggiungere farina, o proprio poca, ed asciugare con il pan grattato.
Se supera il test di cottura, prelevatelo dal brodo, assaggiate la consistenza finale, eventualmente aggiustate gli aromi e procedete con la preparazione delle altre palline.
Cuoceteli in due tornate, non ammassateli nella pentola e lasciateli venire a galla senza stressare troppo la temperatura del brodo.
Servite dopo i 5 minuti di cottura in un piatto fondo, 4 a testa, con brodo che li copra per circa la metà.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”

12 commenti:

alessandra ha detto...

Ma il cardiopalma è una delle cinquanta sfumature dell'mtc: cimentarsi con una ricetta nuova, che magari lo è proprio perché se ne temono le insidie, provoca sempre un po' di ansia. Ma la soddisfazione è tripla, ala fine: in primisi, perchè la ricetta riesce; in secundis, perché piace- e in ultimo, perchè di solito è solo la prima di una lunga serie ;-)
L'interpretazione non poteva essere più in sintonia, dal punto di vista del contesto ambientale, geografico (la geografia del cibo ha confini diversi da quelli politici e ci racconta una storia altrettanto diversa e altrettanto interessante) e tecnico. Fra l'altro, mi intriga molto anche il piatto di partenza, questo "asiago con le cipolle" di cui non conoscevo né sospettavo l'esistenza: evoca malghe in alta montagna,piatti robusti e saporiti con quello che c'è, senza contare che entrambi gli ingredienti principali sono nelle mie corde. Insomma, come sempre, da voi c'è solo da imparare. Anche quando non avete l'età ;-)

Unknown ha detto...

Il primo post e già sorrido.
Il bello di questa sfida è il suo apparire semplice e in realtà non esserlo per niente, soprattutto quando non si conosce bene un piatto e l'impazienza è tanta, ma non demordete, l'età non conta e me l'avete dimostrato!
Brave (entrambe, ovviamente ;D), mi piace molto questa rivisitazione in chiave alpina, un po' a richiamare il classico condimento degli spätzle bianchi che tanto adoro, senza però perdere le consistenze e l'omogeneità finale.

elenuccia ha detto...

Questo è il tipo di ricette "da infarto" che ti fanno stare sulle spine dal primo minuto all'ultimo ma quando arrivi in fondo con ottimi risultati poi sei felice di te stessa per giorni. Spesso succede qualche disastro di percorso ma ogni tanto è anche piacevole sperimentare cose nuove.
Li ho mangiati una volta e non è che mi avessero conquistato, sinceramente preferisco una bella zuppa di cipolle alla francese ma apprezzo lo sforzo e la voglia di mettersi in gioco. Siete una forza voi due insieme :-)

MarielladM ha detto...

Il cardiopalma, però, fa sentire vivi. E mangiarsi questi canederli ridona serenità

Sabina Sala ha detto...

beh da una che è nata nel mondo dei canederli posso dirti che ti sono venuti benissimo e hanno anche tenuto benissimo la cottura a quanto vedo, non è mica facile. A me la prima volta ad esempio sono venuti malissimo pur seguendo tutti i consigli. Ci metti nel brodo una quantità esagerata di erba cipollina tagliuzzata e sembrano quelli altoatesini. Bravissime tu e la tua consulente che è sempre più bella anche se gli anni passano
baci e buona giornata
sabina

Natalia ha detto...

Io ancora non sapevo che la tua Magali è vegetariana!!!!
Bella versione, hai fatto bene a scegliere un brodo semplice, così da esaltare ancora di più il sapore del formaggio e delle cipolle in questi canederli. Bravissime!

Lidia - The Spicy Note ha detto...

Un'interpretazione molto interessante del cantarello, che pur rimanendo semplice negli ingredienti è davvero ben eseguita e ha tenuto molto in cottura! Complimenti ;-) (a tutte e due!) Lidia

Lidia - The Spicy Note ha detto...

Scusami, ha corretto in automatico "canederlo" in "cantarello"!! Ahahahah

Andrea ha detto...

Cara Helga, come li capisco i tuoi patemi d'animo! Io che cucino raramente ogni volta che faccio qualcosa di nuovo sono preso sempre da un sacco di dubbi, ma poi in genere va tutto per il meglio e mi passa tutto! Mi sembra che i tuoi canederli siano venuti ottimamente... e sei anche la prima a postare la ricetta dell'MTC! Un abbraccio

Antonella ha detto...

mi hai fatto venire l'ansssssiaaa!!!! Brava e dai...buttati con un altra versione!!

Ela Manu ha detto...

Ciao Helga. Finalmente ce l'ho fatta a venirti a trovare. In realtà avevo già letto il post dal cellulare (senza commentare perchè il mio cell non l'ho permette e comanda lui!) e mi aveva fatto subito sorridere poi quando ho fatto anch'io i canederli mi sei tornata in mente ... stessa ansia da prestazione! Ma tu l'hai superata in pieno. Brava e brava anche la tua consigliera pelosetta. La mia si limita a ronfare guardandomi dal divano! Ciao.

cristina b. ha detto...

bravissima Helga! sempre coraggiosa e dài, l'età in cucina non conta!! ;) fantastica la foto di Magali, è davvero una meraviglia ^_^

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