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Magali

Magali
sabato 27 febbraio 2016
Solitamente vado al cinema “sotto casa”, perché è comodo e perché non amo andare in giro per Torino, ma questo film ha subito attratto la mia attenzione e così sola, soletta, “gambe in spalla” sono andata a piedi fino in centro, 2 ½ in venti minuti contando il tempo di attesa dei semafori per una ultra 50enne come me va più che bene.
Il film “oggetto del desiderio” è questo
La storia è apparentemente semplice ed è ispirata ad un fatto realmente accaduto, Josh, matricola si iscrive al corso di filosofia del professor Raddison che, durante la sua prima lezione, invita tutti gli studenti a sottoscrivere su un foglio bianco “God’s died” , intendendo con questa frase che Dio non è mai esistito, che in passato si sia inventato questa figura per attribuirgli carestie, malattie, le cui cause, in seguito, sono state attribuite dalla scienza ai virus, alle mutazioni climatiche.
Josh è l’unico che si oppone, quindi, il professore gli propone di “cedergli” 20 minuti per tre lezioni in cui lui dovrà argomentare il contrario ed entrambi si accordano che la platea studentesca sarà la giuria di questa sfida.
A sfondo della vicenda principale si intrecciano le vite di personaggi secondari, come la ragazza musulmana che rinnega la propria religione, la fidanzata cristiana del Professore che, costantemente umiliata sulla sua fede, decide di lasciarlo, la giovane blogger malata di cancro che quando, durante una cena romantica, lo comunica al professionalmente affermato fidanzato, questi gli risponde “non potevi dirmelo domani” e la lascia senza farsi problemi, il sacerdote e il missionario che hanno un ruolo decisivo e fanno da trait d’union tra i vari personaggi.
Innanzitutto devo ribadire il concetto che ogni cinematografia ha un propio modo di porre le tematiche caratteristico della propria cultura e del proprio vivere, questo è un film americano e su questo non vi è alcun dubbio. Ricco di scene plateali, scontata retorica riconducibile al trionfo del bene sul male, al pentimento in punto di morte, la conferma della fede cieca senza garanzia di risultati positivi, ma esprimo il mio giudizio più che positivo, perché il vedere un ragazzo capace di argomentare, replicare e difendere il proprio pensiero è encomiabile. La scena, in cui durante un alterco tra Josh e il Professore, quest’ultimo ammette di odiare Dio e lo studente gli risponde pacatamente che non si può odiare chi non esiste, convince tutta la platea studentesca ed anche lo spettatore più riluttante.
Sono uscita dal cinema contenta e mi è tornato alla mente un ricordo parigino, ma non voglio tediarvi e lo racconterò la prossima volta.
Ed ora andiamo in cucina: la panna era in scadenza, i biscotti erano da tempo racchiusi nella scatola di latta ... quindi da necessità virtù è nato questo dolce,  che ha di particolare questa crema spalmabile ai cantuccini. Se preferite potete utilizzare per decorare la stessa crema messa sul fondo della coppa in sostituzione della sola panna. Volendo potete servirla anche in bicchierini più piccoli.
Coppe goduriose
Ingredienti per due persone:
1 mela golden piccola
½ bicchierino di Calvados (o liquore a piacere)
2 cucchiai di zucchero
1 noce di burro
8 cucchiai di composta di mele (faccio semplicemente cuocere mele mature, senza zucchero e le frullo)
100 ml di panna fresca
2 cucchiai di cantuccini sbriciolati

Per la crema spalmabile ai cantuccini:
50 g di cantuccini
30 g burro
1 cucchiaino di succo di limone
1 cucchiaino di olio

Preparazione:
per la crema spalmabile: polverizzate i cantuccini al mixer, aggiungete il burro fuso tiepido, l’olio e il limone, mescolate bene, mettete in un barattolo e si conserva in frigorifero. Io ne ho usato solo due cucchiai.
Pelate la mela, tagliatela in quarti e affettatela sottilmente, fate fondere in una padella antiaderente la noce di burro, mettete la mela aggiungete lo zucchero e fate colorare, aggiungete il calvados e flambate, fate consumare tutto il liquido, la mela risulterà caramellata.
Montate la panna.
In una scodella mescolate 2 cucchiai di crema ai cantuccini e aggiungete 2 cucchiai di panna e mescolate bene.
In ogni coppa mettete sul fondo la crema ai cantuccini, poi la composta di mele, le mele caramellate, di nuovo la composta di mele, terminate con la panna e spolverizzate con i cantuccini sbriciolati.
E come dice Magali “leccatevi i baffi!”

3 commenti:

marina ha detto...

Sai che il vangelo di oggi riporta la parabola del fico che non produce frutti? Ecco l'esempio perfetto è il film che hai visto: fra tante piante che sottoscrivono il foglio c'è n'è una che si rifiuta e grida a gran voce. Grazie Helga

Andrea ha detto...

Dev'essere un film interessante; molto arguta l'osservazione che non si può odiare qualcuno che si ritiene non esista. E complimenti per la bella e veloce passeggiata!

elenuccia ha detto...

In effetti la trama sembra carina. Io temo un po' i film americani perchè di solito non è che siano proprio tanto profondi e introspettivi ma l'idea sembra interessante. Queste coppette sono carinissime, ma la cosa che mi ha davvero conquistata è la crema ai cantucci. Mamma mia deve essere favolosa. Io sono cantucci addicted e l'idea di poterli letteralmente spalmare sul pane mi ispira un sacco

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